Entro in palestra il primo giorno, l’allenatore di sala mi consegna la prima scheda.

Da quel momento, dovrò cambiarla con cadenza regolare, quasi forzata. Perché? Mi dicono che “dopo sei settimane il corpo si è adattato”.

Ma… Siamo sicuri?

Se il mio corpo smette di migliorare dopo così poco tempo, siamo sicuri di stare fornendo lo stimolo giusto?
Ti dico una cosa: sei settimane sono addirittura troppo poche per vedere se quel programma davvero funziona.
Non riesci neanche ad innescarlo, lo stimolo.

Se noti miglioramenti in così poco tempo, stai solo vedendo acqua che va e viene.
Dentro al muscolo, fuori dal muscolo, più o meno ritenzione. Stop.

L’acqua si sposta velocemente, il metabolismo e l’IPERTROFIA no.

CI VUOLE TEMPO per innescare una crescita duratura, e soprattutto bisogna programmare un ADATTAMENTO del corpo allo stimolo che gli viene fornito, evitando di cambiare continuamente tipo di stress.

Devono esserci fasi, non cambi di stimolo repentini. Al corpo non piacciono i cambiamenti estremi. Mai.
Al corpo non piace l’infiammazione, non piacciono i DOMS, non piace la rigidità muscolare, poiché peggiorano la QUALITA’ del tuo movimento e – a cascata – limitano la crescita sul lungo periodo.

Con l’intento di massimizzare la risposta muscolare su soggetti Natural, negli ultimi due anni ho concepito un programma ciclico, strutturato nell’alternanza di TRE settimane.

SETTIMANA UNO: carichi pesanti, poco volume di lavoro
SETTIMANA DUE: carichi più leggeri, ma molto volume di lavoro
SETTIMANA TRE: scarico, settimana globalmente più leggera sia come carichi che come volume.

Al termine di queste tre settimane, si ripete il ciclo.
Quasi un copia-incolla, con piccolissime modifiche alle tre settimane precedenti.
Si riparte dalla SETTIMANA UNO, poi la DUE e poi la TRE.
E così via.

L’impalcatura logica su cui si basa questo programma è la seguente:

  • Nella SETTIMANA UNO, utilizzando carichi pesanti, mi abituo a gestire un sovraccarico importante per poche ripetizioni e poche serie. Il corpo prende confidenza con un peso alto e impara a coordinarsi efficacemente sotto questo tipo di stress.

 

  • Inizio la SETTIMANA DUE, reduce dalla prima (nella quale mi sono abituato a gestire carichi elevati).
    Uso MENO CARICO rispetto alla settimana UNO, e la percezione che ho è quelle di grande dimestichezza, proprio perché l mio corpo si è abituato a picchiare pesante su carichi elevati durante la settimana precedente.
    Sono quindi in grado di svolgere molto lavoro – a carico intermedio – senza corrompere tecnicamente i miei movimenti.

 

  • Nella SETTIMANA TRE dreno la fatica, con volume di lavoro moderato e carico non eccessivo.
Questa settimana mi prepara ad affrontare la settimana QUATTRO (praticamente identica alla SETTIMANA UNO) nel pieno delle mie energie, e sarò in grado di maneggiare carichi elevati
    E così via, in un ciclo perpetuo. Si riparte dalla SETTIMANA UNO, apportando modifiche in base a come sono andate le prime tre settimane.

 

 

Ecco un esempio che prende in esame lo Squat.

Squat
Sett1. 90% 2x2
Sett2. 80% 4x4
Sett3 75% 3x4 serie

Prima settimana Pesante, poco lavoro ma carichi elevati.
Seconda settimane Volume, più lavoro ma carico più basso.
Terza settimana Leggera, con netto calo dello sforzo totale (sia in termini di carico sul bilanciere che di volume totale).

Al termine di queste tre, si fa una valutazione.
Come’è andato IL CICLO di allenamento? Il soggetto è stato in grado di affrontare efficacemente gli allenamenti, con tecnica corretta?

Se la risposta è sì, il ciclo si ripete ESATTAMENTE copiando e incollando le prime tre settimane.
Esempio:

Squat
Sett1 90% 2x2
Sett2 80% 4x4
Sett3 75% 3x4 serie
Sett4 90% 2x2
Sett5 80% 4x4
Sett6 75% 3x4 serie

Se la risposta è no, dobbiamo individuare un’eventuale falla, personalizzando lo schema al fine di renderlo adatto al soggetto.

Il soggetto ha concluso l’allenamento della SETTIMANA UNO (quindi 2x2 al 90%) con grande difficoltà e non è stato in grado di mantenere un’esecuzione corretta?
Ok, nel ciclo seguente caliamo i carichi del 2,5 – 5%.

Quindi:
Squat
Sett1 90% 2x2
Sett2 80% 4x4
Sett3 75% 3x4 serie
Sett4 85% 2x2
Sett5 80% 4x4
Sett6 75% 3x4 serie

Il soggetto ha concluso la SETTIMANA DUE (quindi 4x4 al 80%) con grande affaticamento sistemico e muscolare? Bene, riduciamo il volume totale, oppure lo spalmiamo su più serie, abbassando il numero di ripetizioni per serie.
Magari è un soggetto che tollera poco le serie con più di 3 ripetizioni.

Quindi:
Squat
Sett1 90% 2x2
Sett2 80% 4x4
Sett3 75% 3x4 serie
Sett4 90% 2x2
Sett5 80% 3x4 serie oppure 80% 3x5 serie
Sett6 75% 3x4 serie

 

 

Ecco, secondo me la personalizzazione dell’allenamento deve nascere da questo: fare sempre la stessa cosa, in cicli di tre settimane, modificando il piano SOLO AL TERMINE di un ciclo.
E le modifiche devono essere minime.

Non avere fretta: l’importante è CAPIRE – nel tempo – le esigenze di ogni singolo soggetto.
E le esigenze si capiscono facendo sempre la stessa cosa, con piccole modifiche che non destabilizzano l’assetto psicomotorio di chi si allena.

L’evoluzione della loro forza sugli esercizi fondamentali (con evidentissimo effetto sull’ipertrofia), è stata questa:

UMBERTO

Settembre 2015 140 110 170 classico peso corporeo 80,2kg
Dicembre 2015 117.5 kg panca
Febbraio 2016 200 – stacco
Giugno 2016 165 122.5 220
Dicembre 2016 127.5 – panca
Gennaio 2017 182.5 130 235
Febbraio 2017 240 – stacco
Giugno 2017 200 130 237,5 peso corporeo 81.6
Ottobre 2017 250 – stacco peso corporeo 86
Febbraio 2018 265 – stacco peso corporeo 89

 

Nella specialità prediletta di Umberto, lo Stacco da Terra, assistiamo ad un miglioramento di 100kg in due anni e mezzo. Da fortunello della palestra (170kg) a 4° classificato ai Campionati Italiani di specialità.

A partire da novembre 2016 (arrivando fino ad oggi) Umberto ha mantenuto LO STESSO – IDENTICO – PROGRAMMA.
E non ho alcuna intenzione di cambiarlo.

Le stesse TRE SETTIMANE, ripetute ad oltranza senza alcuna modifica. Identiche, in ciclo perpetuo.
Umberto ha avuto un’evoluzione fisica strabiliante, a dubbio doping se non lo conoscessi molto bene.

Perché? E’ cresciuto perché è più forte?
No, è cresciuto perché è diventato BRAVO ad utilizzare il suo corpo sotto carico.

Al momento pesa 94kg e il suo tronco è un’esplosione muscolare.
Si noti come, nei dati riportati sopra, Umberto abbia iniziato ad incrementare il suo peso corporeo solo dopo l’inserimento del programma routine.

 

MATTIA

Dicembre 2015 190 122,5 215 peso corporeo 116
Giugno 2016 222,5 130 255 peso corporeo 119
Febbraio 2017 268 – stacco peso corporeo 120
Giugno 2017 236 155 277,5 peso corporeo 120

Ha seguito lo stesso identico programma routine da ottobre 2016 a giugno 2017, classificandosi al 2° posto nella categoria junior -120kg e stabilendo il record italiano di Squat.

 

Ma quindi questo concetto ciclico vale solo nei programmi dedicati alla forza pura?
Assolutamente no.

Vale anche – direi soprattutto – nel periodo di costruzione ipertrofica, quando voglio andare a riempire le forme e i ventri muscolari.
In campo agonistico (Natural Bodybuilding) questa logica di lavoro ha garantito eccezionali risultati perfino in campo internazionale, offrendo uno spunto su come gestire – a cascata – tutte le preparazioni non-agonistiche.

Ad oggi, il 90% di coloro che alleno (o che sono allenati dai coach La Forza) lavora con queste logiche, dopo aver attraversato le prime tre fasi annuali (T1, PN, JAW).
Specifico che le prime tre fasi non sono impostate secondo questo ciclo trisettimanale perché in esse si ricercano abilità coordinative specifiche e di perfezione tecnica sugli esercizi fondamentali.

Invece durante la 4° fase, quella di Ipertrofia Specifica, il protocollo deve entrare in questo loop di costante miglioramento e alternanza Pesante-Volume-Leggero.

 

Cosa devo portarmi a casa da questo articolo?

La logica di programmazione deve – col tempo – instaurare un circolo virtuoso di allenamento, prolungabile anche per lunghi periodi data l’assenza di scossoni metabolici e stravolgimenti privi di continuum.

La VARIAZIONE DI STIMOLO è un concetto fortemente sopravvalutato.

 

I contenuti di questo articolo sono trattati nel dettaglio all’interno del libro 365 – Programmare l’ipertrofia, il manuale sulla programmazione annuale dell’allenamento. Se vuoi approfondire questi contenuti, clicca il bottone qui sotto e consulta l’indice del libro.

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